Studio per una crocifissione

Progetti

Una sofferenza del tutto femminile caratterizza i due trittici che trovano luogo nella Chiesa del Sacro Cuore a Ivrea.
Questo lavoro rovescia la tradizionale iconografia mostrando come il dolore della vergine per la morte del figlio sia così forte da diventare lei tessa soggetto e oggetto della crocifissione. In questo caso la crocifissione è però un’allusione simbolica e metaforica:non siamo su un monte e non ci sono croci, non ci sono personaggi dalle sembianze umane ma una serie di fantocci realizzati con calzamaglie ricolme di ovatta fotografate su tappeti persiano e velluto rosso. In scena la brutalità della sofferenza della morte di un figlio che devasta la figura femminile lasciandone solo le gambe, un dolore così grande da sopportare che ci fa letteralmente “a pezzi”. Nei due trittici viene raffigurato il dolore di “chi resta”, di “ciò che resta” in seguito ad un lutto subito.
Il tema della crocifissione continua a essere per me un fatto quotidiano e contemporaneo ancor prima che religioso.

tecnica: fotografia
misure: 55 x 30 cm.
anno: 2017